PLESSO INFANZIA “PRINCIPESSE DI SAVOIA”

Scuola dell’Infanzia

La scuola dell’infanzia “Principesse di Savoia” è ubicata nel centro della città di Isola di Capo Rizzuto. Lo stabile, costruito negli anni trenta, è stato sottoposto a continui lavori per essere in conformità alle vigenti norme.

È un ambiente che offre notevoli vantaggi, infatti d’inverno la temperatura è sempre mite e costante e d’estate diventa un luogo fresco.

Le sei aule – due al piano terra e quattro al primo piano – sono ben arieggiate e capienti, tali da permettere ai bambini libertà di movimento e la formazione di angoli didattici. La Scuola è dotata di una sala di proiezioni, di due ampi saloni per l’accoglienza, la ricreazione e la psicomotricità, il Refettorio per bambini e docenti.

A ciò si aggiungono due cortili: uno all’interno, l’altro all’esterno della scuola.

ORTOFOTO PLESSO INFANZIA “PRINCIPESSE DI SAVOIA”

Negli anni che seguirono la prima guerra mondiale, le condizioni economico- sociali della città di Isola di Capo Rizzuto erano particolarmente disagiate:
-culturalmente, poiché non vi era alcun tipo di scuola;
-economicamente dato che vigeva il latifondo;
-sanitariamente per l’alta mortalità infantile, per l’anemia mediterranea, e la malaria.
La prima notizia dell’esistenza dell’Asilo Infantile ubicato in altra sede nei pressi dell’odierna chiesa di San Rocco è del 1914.
L’Arciprete di allora, Mons. P. Bagarotti, chiamò le Suore di Carità dell’Immacolata. 

Concezione d’Ivrea perché prendessero a cuore l’educazione, la formazione religiosa e sociale dei bambini.

FOTO BASTIONE DEL CASTELLO ORIGINARIO ANNI 1920-30

Nel 1923 arrivarono le Suore trovando tanti stenti, povertà e miseria e si sistemarono in un locale in affitto in Via S. Rocco, avviando la Scuola Materna Parrocchiale (Asilo) con circa 50 bambini.
In seguito, negli anni trenta, Mons. Bagarotti edificò l’attuale Scuola materna parrocchiale in Largo Traiano, presso Piazza del Popolo. Fu data alla Scuola la denominazione “Principesse di Savoia”, in omaggio alla famiglia Reale che contribuì, mediante un lascito, all’edificazione della struttura attraverso la Baronessa Giuseppina Galluccio.
L’inaugurazione dell’Asilo Infantile avvenne il 17 agosto del 1930, “con solenne cerimonia e con la partecipazione di tutta la popolazione” alla presenza di Mons. Galati, vescovo di Crotone.
A ricordo di tale avvenimento fu murata una lastra marmorea sopra il portale d’ingresso dell’Asilo; l’epigrafe recita:

“17 agosto 1930-anno VIII. Queste mura un dì baluardo contro le incursioni saracene sopravvissute alla violenza degli uomini del tempo oggi incorporate a questo edificio sorto con l’aiuto di Dio per tenace volere di Mons. Pietro Bagarotti Arciprete con cooperazione generosa dei Signori Barracco tra i quali primo il Bar. Comm. Luigi fu Roberto del Municipio del popolo integre ancora nella vetusta mole accoglieranno i bimbi d’Isola Capo Rizzuto a difenderli a custodirli a educarli ai nobili sentimenti di cristiani e di cittadini”.

 

FOTO
SOPRAELEVAZIONE ASILO INFANTILE ANNI 1950

Altra preoccupazione del Parroco fu quella di evitare che la stragrande maggioranza dei bambini e soprattutto delle ragazze trascorressero il loro tempo libero in mezzo alla strada.
Per sopperire a tale disagio si prodigò per rendere più efficiente ed accogliente il vecchio asilo infantile.

Il Parroco acquistò nuovi locali a cui fece eseguire lavori di ampliamento e di sopra elevazione in modo da offrire ambienti più decorosi alle Suore d’Ivrea e fornire strutture confortevoli ai bambini ed attrezzature efficienti alle ragazze interessate ad apprendere l’arte del ricamo e del cucito.
Dal 1923 la scuola materna è stata in funzione ininterrottamente, vedendo passare la maggior parte dei bambini del paese.
La Scuola è stata riconosciuta “Paritaria” con decreto prot. M.P.I. 488/175 del 28/02/2001.

L’asilo, come ricordato, è situato in una zona centrale dell’abitato, sul lato nord est dell’antico bastione delle mura di cinta che circondano il borgo del centro storico, (cinta muraria costruita nell’anno 1549 dal feudatario G. A. Ricca), nei pressi di Piazza del Popolo, con l’ingresso principale su Largo Traiano.

Insieme alla scuola secondaria di primo grado e alla scuola Primaria, collocate in un edificio nelle vicinanze, Palazzo Vescovile, la scuola dell’Infanzia e l’asilo nido concorrono a configurare un polo educativo facilmente accessibile e fruibile da parte di tutti gli abitanti del Comune.

La costruzione si sviluppa su due piani, con
copertura a tetto con falde inclinate. La distribuzione interna degli ambienti
è così composta:

-Piano terra: Atrio con reception-segreteria, due
ampie aule, aula refettorio nido, cortile interno, refettorio Infanzia, due
servizi igienici, tre blocchi servizi igienici a servizio interno delle aule e
del salone, cortile interno;

-Piano primo: quattro ampie aule, un salone,
due blocchi servizi igienici.

L’altezza interna di circa 4 metri, è stata
realizzata adattando il bastione nord delle mura di cinta del castello
cinquecentesco, il piano terra, rialzato rispetto alla quota del cortile
antistante, affaccia su largo Traiano.

La scala interna di accesso al primo piano,
occupa la zona sud dell’edificio ed insieme ai bracci di corridoio costituisce
un elemento di disimpegno.

Essa inoltre essendo illuminata direttamente
attraverso delle finestre che affacciano su un cortile interno; contribuisce a
portare luce ed aria ai corridoi e ai disimpegni.

La facciata principale è caratterizzata da un
Portone imponente con arco a tutto sesto, e da fasce marcapiano in pietra che è
l’antico cornicione in pietra locale delle mura di cinta, i prospetti,
principale e laterale, sono caratterizzati da una scansione regolare di
finestre ad arco a tutto sesto.

A sud, l’edificio segue l’andamento delle mura
di cinta per un piccolo tratto e confina con altre proprietà. Ad ovest, essendo
l’edificio inserito nell’antico tessuto storico della città, confina con la
residenza delle suore che occupano un’ala dello stesso edificio e con la chiesa
di San Marco.

La scuola cattolica parrocchiale ha come fine
lo sviluppo dell’alunno per renderlo capace di libertà e di relazione.

La scuola, nei suoi vari ordini e gradi, è una
“comunità educante”, quindi si configurano come ambiente educativo di
apprendimento in grado di sviluppare tutte le potenzialità individuali ed ogni
tipo di intelligenza, in un progressivo passaggio dall’esperienza al
sapere disciplinare coinvolgendo gli alunni in un processo di apprendimento
scientifico e critico.

In quanto Cattoliche hanno il loro punto di
riferimento in Cristo e nei valori evangelici da lui proposti, promovendo
nell’alunno atteggiamenti di libertà e di solidarietà. Rimane prioritario
l’impegno del dialogo e del confronto con le nozioni e gli approfondimenti
delle altre religioni, per favorire l’apertura al dialogo e una responsabile e
libera futura scelta del proprio credo nell’età adulta.

Le scuole sono espressione della comunità
“parrocchiale”, perciò attente alle indicazioni pastorali che la Chiesa propone
come progetto di crescita nella fede. L’indispensabile collaborazione con il
territorio promuove la carità intellettuale e insegna l’amore intelligente,
totale e gratuito che ci assomiglia a Dio.

Le scuole sono chiamate ad accogliere le sfide
del territorio, promuovendo la valorizzazione della persona, stimolandone lo
spirito critico, la conoscenza di sé, la crescita dell’autostima, favorendo la
diffusione di una cultura di più ampio respiro con la creazione di un
gemellaggio con altre scuole.